Il padre contemporaneo
Intervista a Marinella Corridori
di Laura Bonsi
Qual è il ruolo del padre contemporaneo all’interno della coppia genitoriale e quale funzione ha oggi nel processo di crescita dei figli?
Interrogativi complessi, generati da una società e da una famiglia in trasformazione nella quale l’identità del padre è in via di ridefinizione: non più espressa esclusivamente nella dimensione autoritaria e pubblica, ma spesso ancora incerta e poco definita nella sfera emotiva e privata.
“Il padre contemporaneo” ci propone un viaggio affascinante alla riscoperta del valore della paternità, ripercorrendo le tappe della sua evoluzione nella storia e toccando le corde più profonde del suo significato. Un saggio multidisciplinare che interpella padri, madri, figli, insomma tutti gli attori della famiglia contemporanea con i suoi grandi cambiamenti.
Abbiamo chiesto a Marinella Corridori di raccontarci qualcosa di questo lungo e impegnativo percorso di ricerca.
Dott.ssa Corridori, rispetto al passato, come è percepita la paternità nella società contemporanea?
Si è ridimensionato l’aspetto autoritario mentre è aumentato il coinvolgimento paterno nell’accudimento dei figli, anche molto
piccoli. La struttura della famiglia è cambiata: nascono sempre meno figli da genitori sempre più attempati. La crescente
instabilità dei nuclei familiari, con un alto numero di divorzi e separazioni, non agevola l’assunzione di responsabilità genitoriali.
Quali competenze sono richieste oggi ad un “padre adeguato”?
Il padre ideale è autorevole, non autoritario, non è rigido né permissivo, non scende a compromessi e si dimostra in grado di condizionare l’ambiente; è affettuoso, ha confidenza e dialogo con il figlio, gli spiega le sue scelte, motiva gli eventuali divieti e pone dei limiti, che vuole siano rispettati.
Nell’equilibrio della coppia neogenitoriale, quale valore ha la presenza del padre durante la gravidanza, in sala parto e nella fase del puerperio?
Con la propria presenza, il padre svolge un’azione di sostegno nei confronti della compagna, facilitando l’instaurarsi di un sereno rapporto di attaccamento tra madre e figlio. Tuttavia, assistere al parto senza un’adeguata preparazione può rivelarsi per qualche padre un’esperienza traumatica.
Quali sono le insicurezze dei padri di oggi?
Alcuni sociologi definiscono la nostra come una “società senza padri”, perché segnata dal declino dell’immagine tradizionale.
I nuovi padri tendono a stabilire un coinvolgimento profondo, a livello affettivo, con i loro figli, ma la partecipazione emotiva può indebolire la funzione normativa, caratteristica del ruolo paterno tradizionale.
E’ vero che anche i papà possono soffrire di depressione post partum?
La transizione verso la paternità è un momento di forti pressioni sulla figura paterna, alla quale si richiede contemporaneamente di sostenere la compagna, di assicurare la stabilità economica della famiglia e di adattarsi a un cambiamento di abitudini. Anche il padre può sviluppare una depressione post partum, accompagnata da ansia, atteggiamenti violenti e dipendenza da droghe e da alcool.Il rischio è maggiore se anche la neomamma soffre di depressione.
Quale funzione ha il padre all’interno del processo di crescita dei figli?
Il padre accompagna i figli nel processo di socializzazione, trasmette sicurezza, rendendo possibile il confronto con l’esterno e l’acquisizione di un codice normativo. La mancanza dell’autorità paterna genera ansia e disistima.
Quali ricadute può avere una disfunzionalità del ruolo di padre sullo sviluppo dei figli?
Alla base di sistemi educativi errati spesso c’è un padre poco presente o addirittura assente, scarsamente comunicativo e solo superficialmente attento ai bisogni dei figli. Stili educativi troppo permissivi o, al contrario, troppo coercitivi favoriscono il bullismo, fenomeno oggi tristemente in crescita.
In poche battute, come sintetizza per le nostre lettrici l’idea di “Valore Papà”?
La forza del padre contemporaneo è che può mostrarsi attento, premuroso e disponibile, condividendo con la compagna anche le responsabilità domestiche, senza per questo sentirsi sminuito. È un padre che non può contare su modelli precostituiti, ma accetta di nascere insieme al figlio, imparando a crescere con lui.