L’allattamento al seno materno
Una ricchezza naturale
di Guglielmo Salvatori, Silvia Foligno e Patrizia Amadio
Dott.Guglielmo Salvatori Medico Responsabile della Terapia Subintensiva Neonatale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. |
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Dott.ssa Silvia Foligno Medico della Terapia Subintensiva Neonatale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. |
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I.P. Patrizia Amadio Infermiera della Terapia Subintensiva dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. |
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Il latte materno è l’alimento che la natura mette a disposizione alla mamma per ottenere un ottimale sviluppo fisico e psichico del proprio bambino. Contiene, in maniera completa e bilanciata, non solo tutti i nutrienti necessari per la crescita, ma anche molte sostanze che favoriscono la sua digeribilità, che hanno un’attività antinfiammatoria ed antinfettiva. Viene prodotto dalle ghiandole mammarie per l’azione di due ormoni: la prolattina e l’ossitocina, secrete dall’ipofisi. La prolattina è responsabile della produzione del latte, mentre l’ossitocina ne induce la fuoriuscita dalla mammella. La sua composizione è unica e non imitabile, tanto che nessuna formula lattea artificiale, derivata dal latte di mucca, e prodotta dall’industria per i bambini nel primo anno di vita, può considerarsi sovrapponibile. Una ulteriore particolarità risiede nel fatto che la sua composizione non è sempre la stessa. Ad esempio il latte prodotto al termine della poppata è più ricco di grassi, e quindi di energia, se raffrontato con il latte emesso nella prima parte della poppata. Inoltre il latte di una mamma che ha partorito prematuramente è più ricco di proteine e di calorie. Il primo latte (primi 3-5 giorni di vita) è denominato “colostro”, è di colore giallastro, viene prodotto in modeste quantità, ma è particolarmente prezioso in quanto ricco di sostanze difensive. Al colostro segue il “latte di transizione” (prime 2 settimane) e, successivamente, il “latte maturo” che manterrà costante la sua composizione per i primi 5-6 mesi….